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4.1 ANALISI NUMERICA

Le fasi di rialzo e ribasso tendono ad essere legate fra loro, in durata ed ampiezza, sulla base del golden ratio, che è pari a 0.618 (oppure al reciproco, 1.618). La ratio analysis consiste nello studio di due rapporti principali: l'amplitude ratio (numero di punti ritracciati / punti guadagnati) e il time ratio (durata della correzione / durata dell'impulso). Se il primo rapporto non è messo in discussione, non tutti gli studiosi di Elliott sono d'accordo sulla validità del secondo. Conoscendo l'ampiezza e la durata dell'onda d'impulso, si può quindi ritenere che quella di correzione misurerà circa il 61.8% di essa, o che si svilupperà in un periodo pari a circa i due terzi. Tale semplicità si realizza raramente. Comunque, la tendenza sottostante del mercato a conformarsi alla relazione suggerita dalla golden ratio è sempre presente ed aiuta ad avere il giusto sguardo per ogni onda. Frost e Prechter sono convinti che virtualmente ogni onda è correlata alle adiacenti, alternate e/o componenti tramite i quozienti tra numeri di Fibonacci. Ad esempio uno studio di Rhea sul Dow Jones dal 1896 al 1932 conclude che i bear markets primari hanno avuto una durata totale pari al 61.1% di quella dei bull markets e che il loro ritracciamento totale (somma di tutti i movimenti dai top primari ai bottom primari) è stato il 62.1% dell'avanzamento totale netto. Le regole principali per determinare i target, oltre a quelle già viste, sono:

1. La 5, misurata da un punto chiave della 4 (di solito un estremo di prezzo o la fine ortodossa) è correlata da un quoziente di Fibonacci all'avanzamento netto dall'inizio della 1 alla fine della 3. Se l'onda 1 è quasi uguale alla 3 e ci si aspetta che la 5 si estenda, allora l'obiettivo sarà dato da: (High 3 - Low 1) * 1.618 + Low 4.

2. La lunghezza della C è correlata da un quoziente di Fibonacci, solitamente 1.618, alla lunghezza della A, specialmente in flat irregolari. In alcuni casi la C termina oltre la fine della A di 0.618 volte la lunghezza della A.

3. Almeno due delle onde alternate di un triangolo simmetrico sono correlate l'una con l'altra per 0.618. 4. Le onde correttive spesso ritracciano un quoziente di Fibonacci delle onde d'impulso precedenti.

Altre regole meno importanti sono le seguenti:

1. Il target max (min) per top onda 5 = Length 1 * 2 * 1.618 + High (Low) 1

2. Un target minimo per l'onda 3 è = Length 1 * 1.618 + Low 2

3. In un normale zig-zag 5-3-5 la C sarà lunga circa come la A

4. In un flat 3-3-5, se il top della B è maggiore di quello della A, allora la lunghezza della C sarà circa pari a 1.618 Length A. Tutto ciò che si può dire al momento sulla ratio analysis è che il confronto tra le onde spesso conferma l'applicabilità al mercato dei quozienti generati dalla serie di Fibonacci. Il problema principale dell'analista è capire quali onde nel passato e nel futuro sono correlate alle altre in questo modo. I quozienti tradizionali utilizzati per correlare le onde sono 1.618, 0.618 e, meno spesso, 0.2618. Oltre all'utilizzo dei quozienti, questi numeri possono anche essere sommati ad importanti bottom (sottratti ai top) per ottenere possibili target. Gli obiettivi di prezzo predeterminati sono utili nel senso che, se avviene un reversal a quel livello e il conto delle onde è accettabile, allora un punto doppiamente significativo è stato raggiunto. Se il mercato ignora tale livello, o lo attraversa in gap, allora l'analista è avvisato di aspettarsi il raggiungimento del successivo obiettivo calcolato. Inoltre, visto che i target sono basati sul conto delle onde più soddisfacente, se non sono raggiunti oppure sono significativamente superati, l'analista sarà forzato per tempo a rivedere il proprio conto preferito e a cercare una nuova interpretazione. In ogni caso, benché spesso producano risultati sconcertati, i calcoli relativi ai rapporti esistenti tra onde non devono mai prendere la precedenza rispetto allo studio della forma delle onde.