ELLIOTTWAVE.IT

5. ALTRE TECNICALITA’ DELLA TEORIA DI ELLIOTT

5.1 I CANALI

Elliott utilizzò questa tecnica per determinare i possibili obiettivi delle varie onde e quindi come supporto nell'individuazione dei punti di svolta. Secondo Elliott i canali devono essere necessariamente tracciati in scala semilogaritmica. Frost e Prechter ribattono che in concreto si possono vedere ottimi canali in entrambi i tipi di scala, perciò la cosa migliore da fare per l'analista è utilizzarle entrambe. Il disegno dei canali non è una tecnica di meccanica attuazione e richiede alcuni passaggi e revisioni. Per tracciare la prima ipotesi di canale è necessario attendere la fine dell'onda 2. Si traccia dapprima la linea che unisce l'inizio dell'onda 1 e la fine della 2 e quindi la sua parallela che passa per la fine della 1. In questo modo si conosce il possibile obiettivo della 3, se si ipotizza che non si estenda e si sviluppi con l'inclinazione della 1. Una volta che la 4 si è verificata, rispettando il canale, si può conoscere anche l'obiettivo della 5 (solo approssimativo perché è possibile che essa si estenda, soprattutto se la 2 e la 4 si sono rivelate inferiori alle attese). Se invece la 3 dovesse perforare il limite superiore, all'attraversamento si traccerà un nuovo canale, questa volta congiungendo i massimi della 1 e della 3 e costruendo la parallela che passa per il minimo della 2. Tale procedimento avrà luogo solo se lo sfondamento è stato superiore al 3%. In questo caso, in base alla wave equality si può conoscere l'obiettivo della 5. Il processo di aggiustamento può necessitare un'ulteriore ripetizione quando finisce la 4. Se l'andamento del prezzo al momento non ricade tra le due linee parallele tracciate, si deve trasferire l'intera curva su un'altra scala (da aritmetica a semilogaritmica o viceversa). Come l'onda 4 diviene completa, la linea che congiunge i minimi della 2 e della 5 è la parallela inferiore più attendibile per la costruzione del canale. Se la 1 e la 3 sono normali, il limite superiore è più accurato se tracciato dal massimo della 3. Se invece questa è molto veloce, quasi verticale, allora è spesso più utile la parallela dal massimo della 1. In alcuni casi, può essere utile tracciare entrambi i potenziali limiti superiori, per avvisare l'analista di essere particolarmente attento al conto delle onde e alle caratteristiche di volume a quei livelli. Quando la 5 si avvicina alla trendline superiore con volumi in calo, questa è un'indicazione che la fine dell'onda potrebbe essere sul target o addirittura ad un livello inferiore. Se invece il volume fosse forte, diviene possibile una penetrazione. Vicino al punto di perforazione, una 4 di grado di grado minore spesso può avere direzione sideways immediatamente sotto alla parallela, consentendo alla 5 di romperla con forti volumi.

5.2 L’ANALISI DEI VOLUMI

Lo studio del volume è stato utilizzato occasionalmente da Elliott come strumento per verificare il conto delle onde e proiettare i futuri trend. In ogni mercato toro il volume tende ad espandersi e contrarsi col trend. Alla fine di una fase correttiva, un calo del volume spesso indica un declino nella pressione delle vendite. Un minimo del volume spesso indica un punto di svolta del mercato. Se nella 5 il volume è pari o superiore alla 3, è probabile che la 5 si estenda (ciò è comunque vero se la 1 e la 3 hanno la stessa lunghezza).