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3.1 ONDE D'IMPULSO

Solitamente si suddividono in cinque sub-onde ma nella maggior parte dei casi capita che una, e una sola, delle tre onde d'impulso di un ciclo al rialzo sia di dimensioni decisamente maggiori rispetto alle altre due, realizzando un'estensione (questo si verifica nel 97% delle onde d'impulso). Nei futures sono soprattutto le onde 5, nelle azioni le 3, quasi mai la 1. La presenza delle estensioni implica che il movimento non consta di cinque onde ma di nove o anche più, se si verificano estensioni di estensioni. Talvolta infatti anche le sub-onde di un'onda estesa hanno durata ed ampiezza simile alle 4 onde principali, dando un conto totale di 9 onde di ampiezza simile. Anche ove non sia possibile capire quale onda si estenda, bisogna ricordare che un modello di 9 onde, tutte uguali, ha lo stesso significato di uno di cinque. Nel caso in cui la prima e le terza onda sono simili, è probabile che la quinta onda si estenda. Se invece è estesa la terza, la quinta sarà semplice e simile alla 1. Quando la quinta è estesa, la successiva A sarà ripida e correggerà fino al minimo dell'onda 2 dell'estesa. Estensioni di quinte danno quindi informazioni molto valide, come segnali anticipati di forti rovesciamenti. Possono esistere anche estensioni di estensioni, piuttosto rare nelle quinte (ad eccezione di mercati bull nelle commodities) e più comuni (almeno nei mercati azionari) nelle terze. Analogamente in un ciclo al ribasso le estensioni possono verificarsi solo nella A e nella C. L'estensione (fig.3), oltre a sottolineare la forza del trend in atto (aumentano anche i volumi), fornisce un'informazione importante sull'andamento successivo dell'indice: l'analista dopo tale evento deve infatti aspettarsi un doppio ritracciamento.

Questo consiste in un'altra onda di rialzo, divisa in tre sub-onde, che raggiunge nuovi massimi dopo una correzione che in genere si ferma al livello corrispondente all'inizio dell'estensione. Questo fenomeno se l'estensione si è verificata in quinta onda, è un aspetto del caso, piuttosto frequente, dell'irregular top, che accade quando il più alto valore dell'indice viene fatto segnare dalla B e non dalla 5, che tuttavia rimane il top regolare. Altri due fenomeni che possono verificarsi nelle onde d'impulso sono il triangolo diagonale (il cuneo dell'analisi tecnica classica) e la failure. Il triangolo diagonale è un modello piuttosto raro, che accade quasi unicamente in quinte onde, quando il movimento principale è andato avanti troppo velocemente. Una piccola percentuale di questi triangoli avviene in onde C, spesso come ultima C di doppi o tripli "three". In ogni caso rappresentano punti finali di modelli maggiori, che indicano l'esaurimento di importanti movimenti. Consistono in cinque movimenti, di tre sub-onde ciascuno, compresi in due linee entrambe ascendenti o discendenti (fig. 4). Normalmente le linee che racchiudono il modello sono convergenti. Un triangolo diagonale ascendente è bearish, e spesso è seguito da un forte declino che ritraccia almeno fino al punto in cui questo modello ha avuto inizio. I triangoli diagonali sono l'unico modello a 5 onde in direzione del trend principale in cui l’onda 4 può avere un minimo inferiore al massimo della 1. Il volume tende a decrescere nella loro formazione, anche se occasionalmente si ha un risveglio di interesse nell'ora o nel giorno precedente il loro completamento. Un modello più raro di triangolo diagonale è caratterizzato da una suddivisione interna di tipo 5-3-5-3-5 (invece che 3-3-3-3-3). Ricordando lo spirito della teoria di Elliott, per cui 5 onde nel senso del trend indicano continuazione e 3 fine, questi triangoli, che appaiono nella posizione A di zig-zag e più raramente in onde 1, sono detti leading diagonals (mentre quelli di cui sopra sono chiamati ending diagonals), in quanto si trovano all'inizio di un movimento.

Anche la failure si verifica in una quinta onda e si ha quando questa, in un ciclo al rialzo, non riesce a superare il massimo della terza (fig. 4); in un ciclo al ribasso accade nell'ambito dell'onda C, quando la quinta sub-onda non attraversa il minimo segnato dalla terza. La failure non può essere scambiata per un'onda di correzione di un ciclo contrario a quello in corso, in quanto si suddivide sempre in cinque subonde. Essa accade spesso nelle onde di piccolo grado, a significare una certa debolezza, o forza, del mercato che, avendo dato tutto nell'onda precedente non possiede ulteriore spinta. Quinte onde estese, triangoli diagonali e failure hanno quindi le stesse implicazioni: forti reversal in vista.